lunedì 16 luglio 2012

Come bambini


La mia caldaia ha subito un guasto.
Così ho passato un paio di settimane senza acqua calda.
Vabbé, è estate.
Con un idraulico e i suoi ritardi inguaribili e un paio di tecnici in anticipo sull’orario concordato.
Inguaribile sembrava pure il guasto.
Nessuna delle diagnosi si è trasformata in terapia efficace.
Finché un tecnico ha intuito che il problema stava in un collegamento sbagliato.
Un errore da stupidi e un problema ben più piccolo rispetto a quello prospettato.
Una scoperta che lo ha del tutto esaltato.
Ho visto un uomo trasfigurato dalla riuscita del suo lavoro, compiacersi del suo risultato (“adesso – ho pensato a un certo punto – si toglie la maglia e va sotto la curva dei tifosi”), come un bambino.
Per me un bel regalo, più gradito del ritorno dell’acqua calda.
Come un bambino. Credo il più bel complimento che si possa fare a un uomo.

3 commenti:

  1. Ricordiamoci di guardare la vita con occhi da bambino, sostenuti dalla saggezza dell'adulto. Ciò non vuol dire rimanere il classico bambinone cresciuto con la Sindrome di Peter Pan
    Tradotto dobbiamo diventare adulti, mantenendo dentro di noi , quel “bambino” che ognuno di noi è stato, per farlo riaffiorare in questo mondo adulto spesso svuotato dall’entusiasmo ,dalla creatività e fantasia. Senza vergognarci di chiedere ed esprimere le proprie emozioni.
    Proviamoci....
    (…)
    il mio pensiero va alla latitudine di un'altra età,
    quando ci credevo nelle favole, sempre con la testa fra le nuvole,
    sogni e desideri diventavano realtà dentro il libro della fantasia.
    Era la stagione della vita in cui non c'è malinconia.
    Ora in questo tempo d'inquietudine, sento che non ci si può più illudere.
    Nonostante tutto, resta un po' d'ingenuità, dentro, la speranza ancora c'è,
    come allora, voglio continuare sempre a chiedermi perché (…)
    Bambino Nel Tempo – Eros Ramazzotti

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  2. Riuscire a meravigliarsi in modo autentico e sincero non significa essere necessariamente infantili.
    Nell’infanzia in effetti capita più spesso di stupirsi, più che altro perché si conosce ancora poco il mondo.
    Poi piano piano crescendo molte volte ci costruiamo una corazza di insensibilità e soprattutto di fatalismo, che rende difficile stupirsi, quantomeno per cose belle.
    La capacità di meravigliarsi costa impegno. Bisogna trovare degli spazi adeguati e mantenerli saldi, al di là delle incrostazioni della vita.
    Ognuno ne ha di diversi ed anche io ne ho alcuni.
    Il mare, da sempre mi affascina, il suo moto perpetuo, il suo profumo, la sua forza.
    I fiori che con tanta cura sbocciano.
    Il crescere, il gioco, dei nipotini.
    Tutto ciò che provo è meraviglia!
    La bellezza di trovarsi all’improvviso a bocca aperta, senza per forza considerarsi sciocco, ma al contrario esserne semplicemente contenti, è stupendo.
    Non crediate che sia tutto facile, ma mi sforzo di cogliere l’attimo e godermelo *___*

    P.S. c'è voluto un "rabdomante" per la tua caldaia :-)

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  3. Da giorni sto cercando di trovare parole per "commentare" l'episodio citato. Non ne ho trovate e penso che il commento migliore rimanga quello a conclusione del racconto: "Come un bambino. Credo il più bel complimento che si possa fare a un uomo."

    Fortunato

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