Così
parlò del Tour Lance Armstrong:
“Ho
imparato cosa significasse partecipare al Tour de France.
Non ha
nulla a che vedere con il ciclismo.
È una
metafora della vita, non rappresenta solo la gara più lunga del mondo, ma anche
la più esaltante, la più estenuante, la più potenzialmente tragica.
Pone
di fronte al corridore ogni elemento possibile, e anche di più: freddo, caldo,
montagne, pianure, solchi, gomme bucate, vento forte, sfortuna indescrivibile,
bellezza impensabile, mancanza di sensi da intorpidimento e soprattutto una
grande, profonda autoanalisi.
Anche
nel corso della nostra vita siamo posti di fronte a così tanti elementi
diversi, incontriamo così tanti ostacoli imprevisti, combattiamo un simile
corpo a corpo con i fallimenti, abbassiamo la testa sotto la pioggia cercando
di rimanere in piedi e di mantenere una piccola speranza.
Il
Tour non è una gara di ciclismo, niente affatto: è una prova. Ti prova
fisicamente, ti prova mentalmente, persino moralmente”.
Chissà che cronista ci vorrebbe per fare il commento ai nostri invisibili Tour. E chissà che racconto ne verrebbe.
Poche ore fa è mancata la mia vicina di casa.
RispondiEliminaEra un’insegnante di scuola materna. In questi anni di malattia sono stati di sostegno la sua famiglia e i bambini della sua scuola.
Non appena aveva un po’ di tregua dal suo nemico, la scuola è stata la sua bicicletta, fortemente voluta con cui ha pedalato coraggiosamente.
Fino a qualche ora prima di “addormentarsi” progettava sul computer i lavori per il prossimo anno scolastico.
Il suo tour si è fermato ad una certa tappa, senza poter raggiungere il traguardo d’arrivo.
Non so quale colore di maglia le spetti, certamente quella dell’amore per gli altri.
Voglio ricordarla così, semplicemente sulla sua biciletta verso…… “Seconda stella a destra ,questo è il cammino e poi dritto, fino al mattino, poi la strada la trovi da te…….”
"Hai voluto la biciletta, ora pedala" si suole dire.
RispondiEliminaDi certo alcune "pedalate" avrei preferito non farle, ma tant'è la nostra vita....
"
Tutto ordinato,
impilato, catalogato?
No non è questa la vita.
Benvenuto caos,
benvenuti sentimenti.
Benvenuti venti di tempesta.
Benvenuto fulgore.
Benvenute
anche alle crepe nel cuore."
(Francesca Sommantico)
.......e sto ancora pedalando !!!
Ciao Federico
RHOmantica
Non so che racconto verrebbe per i nostri invisibili tour.So pero' che con altre parole, più semplici, ma con lo stesso significato sostanziale anche mia nonna (solo 3^ elementare)diceva le stesse cose sulla vita.Comunque io credo che tutti quanti cerchiamo di "rimanere in piedi mantenendo la speranza"
RispondiEliminaMi immagino un cronista che sappia cosa significhi procedere in pianura o affrontare una scalata; fuggire in volata o pedalare nel gruppo, al traino di qualche compagno o in solitaria. Che abbia provato su di sé la fatica e l’ebbrezza dell’andare. Che conosca i paesaggi del vivere. Non perché li abbia attraversati tutti, ma perché ha saputo ascoltare i racconti fatti e di questi ne ha fatto ricchezza. La sua telecronaca sarà essenziale, le parole pronunciate con rispetto, perché sa che il paesaggio può sembrare uguale, ma sempre diverso è chi lo attraversa…
RispondiEliminaE’ facile gettar la spugna di fronte alla vita quando c’è andata male qualche volta; la delusione che proviamo è così grande, così forte che sembra davvero inutile anche solo riprovarci una, o tutte le volte che volete.
RispondiEliminaIniziamo a vivere senza troppe angosce ed inquietudini, senza lasciarci abbattere dai malesseri o dalla sfortuna.
Dobbiamo imparare a volerci più bene .
Dobbiamo riprendere a sognare a volare con la fantasia come quando eravamo bambini e, a vedere le cose con gli occhi del cuore.
Ci sono momenti in cui occorre un pizzico di follia. Dobbiamo provare a buttare le negatività dietro le spalle (so che è più facile dirlo che farlo), ma………
…………. Al diavolo tutto quanto : alziamo lo sguardo e contiamo le stelle, quelle che da sempre ci guardano…….
Si!……. contiamo le stelle che è meglio.